
Qualità dell’aria negli edifici pubblici: quanto è importante
La situazione pandemica che il mondo sta vivendo, unita agli aspetti connessi alla qualità dell’aria degli ambienti interni e le conseguenti implicazioni di carattere sanitario, tecnologico ed economico che inevitabilmente ne scaturiscono, sono oggetto di estrema attenzione da parte della comunità scientifica ma anche dell’opinione pubblica.
Da tempo si è evidenziato che, soprattutto nelle società economicamente più sviluppate, la maggior parte del nostro tempo venga trascorso all’interno di ambienti chiusi quali luoghi di lavoro, abitazioni, mezzi di trasporto pubblici, locali di ristorazione e simili.
L’aria all’interno di questi ambienti non è però sempre di qualità accettabile, ma può contenere inquinanti in concentrazioni anche superiori ai limiti di legge per l’aria esterna ed essere causa di sensazioni di malessere per l’uomo e veicolo idoneo al trasporto di agenti patogeni potenzialmente pericolosi.
Ambienti indoor: le fonti di inquinamento
Le fonti che possono compromettere la qualità dell’aria negli ambienti interni sono di natura chimica, fisica e biologica e possono comportare vari livelli di pericolosità in funzione della concentrazione e della tipologia. Il cosiddetto “inquinamento indoor”, infatti, altera le normali condizioni dell’aria fino a causare un vero e proprio pericolo per la salute dell’uomo.
Molte delle malattie croniche, quali asma, allergie e problemi respiratori sono correlate alla qualità dell’aria interna degli ambienti che abitualmente frequentiamo, siano essi luoghi di lavoro e abitazioni. A tal proposito, ricordiamo quanto pubblicato dal Ministero della Salute in relazione alle fonti interne di inquinamento, tra le quali le più diffuse sono rappresentate da: occupanti (uomo, animali), polvere e umidità, strutture, materiali edili, arredi e impianti (condizionamento e umidificazione) e aria esterna.
“In assenza di adeguata ventilazione, la qualità dell’aria interna tende ad alterarsi, come conseguenza della presenza e dell’accumulo di sostanze inquinanti: sostanze con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria e alterarne la salubrità (aria viziata). L’aria viziata si riconosce istintivamente con l’odorato. L’aria pulita invece non ha odore e non è percepita dagli occupanti”.
Con la ventilazione è possibile rinnovare l’aria viziata di un ambiente, sostituendola con aria più pulita e diluire la concentrazione delle sostanze nocive prodotte da fonti interne. Inoltre è possibile eliminare anche il vapore acqueo in eccesso. La ventilazione degli ambienti svolge quindi un ruolo importante nel garantire una buona qualità dell’aria interna e l’umidità relativa (o grado igrometrico) fornisce indicazioni utili sulla ventilazione di un ambiente.
Negli edifici caratterizzati da ventilazione naturale, l’aria esterna penetra attraverso aperture esistenti nell’involucro edilizio come giunti o crepe nei muri, interstizi attorno agli infissi (infiltrazione) e attraverso l’apertura di porte e finestre. L’aria esterna può essere introdotta in un ambiente chiuso attraverso sistemi di ventilazione meccanica (o forzata) che possono svolgere anche la funzione di riscaldare o raffreddare l’aria interna, a seconda della stagione (sistemi di termoventilazione).
Ogni individuo infatti è una sorgente di contaminanti tramite l’emissione di “goccioline di Flügge” (vapore acqueo) che vengono immesse in ambiente attraverso la fonazione, la tosse o gli starnuti. Tali micro-particelle sono in grado di rimanere sospese in aria e fungere da veicolo per gli agenti patogeni. Quindi, all’aumentare del numero di persone presenti in un ambiente confinato, oltre al verificarsi di un progressivo peggioramento della qualità dell’aria interna, aumenta la probabilità di un possibile contagio di natura biologica più o meno pericoloso in relazione allo specifico agente infettivo.
In questo periodo, dove a causa del distanziamento sociale passiamo sempre più tempo al chiuso la IAQ ne risulta fortemente influenzata. Diventa quindi fondamentale, oggi più che mai, limitare la probabilità di un possibile contagio mediante l’adozione di opportune misure preventive che interessino, tra l’altro, anche gli impianti di condizionamento installati all’interno del parco immobiliare a disposizione.
Se vuoi saperne di più, o se cerchi una soluzione a questo problema, ti invitiamo a contattarci via email a deltrian.italia@deltrian.com.